ALI ad Entomodena
di Simona Bonelli e Paolo Mazzei
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Dopo quattro anni dalla costituzione di ALI, e dopo svariate discussioni e scambi di opinioni sia in Consiglio Direttivo sia con i soci, in assemblea o durante i nostri incontri annuali, abbiamo alla fine deciso di partecipare come espositori ad Entomodena, manifestazione che ha luogo, ininterrottamente da oltre trent’anni, con due edizioni annuali in aprile e settembre, e che vede ogni volta la partecipazione di almeno un centinaio di espositori e di non meno di 5000 visitatori.
E il motivo principale che alla fine ci ha spinto ad esserci, nonostante le perplessità e i mal di pancia di parecchi di noi, è stata la necessità di portare una (un’altra…) voce che parlasse di ricerca, di conservazione e anche di rispetto e di rigore nei confronti della natura e della biodiversità, in un evento che riguarda soprattutto il collezionismo, il commercio di animali e la voglia di acquistare per tenere in casa sia insetti preparati sia qualche animaletto esotico e fuori dal comune.
Il pomeriggio di venerdì 12 aprile 2024 ci troviamo in tre, Simona, Marta e Paolo, alla stazione di Modena ed andiamo alla Polisportiva San Giuliano per allestire i nostri tavoli per la mostra che si aprirà al pubblico l’indomani mattina.
Il Gruppo Modenese di Scienze Naturali (GMSN), che organizza la mostra, chiede che gli espositori arrivino il venerdì pomeriggio e che sia tutto montato ed allestito entro le 19, per poi aprire al pubblico il sabato mattina alle nove. Tutta la giornata del sabato e la mattina della domenica la fiera rimane aperta ai visitatori. Alle 13 della domenica si chiude, si smonta e si rimpacchetta tutto, e si riparte verso casa. Ogni espositore può affittare uno o più banchetti espositivi contigui, da un metro l’uno, al costo di 40 euro per quelli oltre il primo, che è gratuito per le associazioni.
Optiamo per tre tavoli, in modo da dare anche spazio al materiale del progetto Butterfly Monitoring Scheme, al momento il più ampio che ALI supporta sul territorio.
I tre tavoli che avevamo riservato, a vederli così nudi e crudi, erano parecchio bruttini, e allora corri ad un emporio cinese non troppo lontano per prendere un rotolo di carta rossa per ricoprirli e un po’ di nastro adesivo per fermarla.
Per le 19, finalmente è tutto pronto e partiamo per la prima esperienza di Simona e Marta ad Entomodena (Paolo c’era già stato diverse volte ma senza rappresentare nessuno), ma soprattutto è la prima per ALI.
Abbiamo anche ottenuto uno spazio nel programma per parlare della nostra Associazione: nel pomeriggio Paolo ha presentato le attività e la storia di ALI.
Abbiamo preparato una brochure di presentazione dell’Associazione, degli adesivi, alcuni con il nostro logo e altri con qualche foto di farfalla scontornata, e dei segnalibri con i meravigliosi disegni del nostro tesoriere Marco Bonifacino.
Abbiamo pensato di portare, forte ed esplicito, il messaggio della conservazione come prima mission di ALI e proprio in questo contesto, frequentato soprattutto da collezionisti e commercianti, ci è parso utile esporre due grandi pannelli da 70×50 cm, dedicati uno alle specie di farfalle protette dalla CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) e l’altro alle specie di lepidotteri protette dalla Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21/05/1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e delle specie di fauna e flora selvatiche) e al loro stato di salute.
Guarda caso proprio uno dei tavoli accanto a noi esponeva, tra le altre farfalle, esemplari appartenenti ai generi Ornithoptera, Troides e Trogonoptera, tutti e tre in CITES Appendice II, come risulta chiaro da questo dettaglio estratto dal nostro pannello che mostra tutte le farfalle in CITES.
Entomodena non è l’unica fiera entomologica europea, ma è una delle poche rimaste aperte. Troppi scambi illegali, forse controlli troppo rigidi, oppure la concorrenza delle vendite online hanno determinato la chiusura delle fiere mercato.
Ad Entomodena si comprano e scambiano insetti, aracnidi, miriapodi soprattutto preparati, ma anche vivi (tra i vivi soprattutto fasmidi e grossi ragni, ma anche lepidotteri e coleotteri, chiocciole tropicali ed altri ancora), conchiglie, libri, materiale entomologico per la cattura, l’osservazione, la preparazione e la conservazione degli insetti.
Qui di seguito alcuni degli espositori e venditori presenti ad aprile 2024.
Editori e rivenditori di testi scientifici:
- Natura Edizioni Scientifiche di Alfonso Iorio, Bologna
- Ricca Editore, Roma
- Libreria Città Futura di Antonella Rossi, Modena
Libri e materiale entomologico:
- Ento Sphinx, Repubblica Ceca
- Omnes Artes di Maria Scala Minardi, Treviglio (BG)
- Entomorpho, Giuseppe Porfilio, Montechiarugolo (Parma)
Associazioni:
- Società Entomologica Italiana
- Gruppo Naturalistico Modenese (micologia, botanica, protezione ambientale)
- Gruppo Modenese di Scienze Naturali (conoscere per conservare: organizzatore della mostra)
- Amici dei Parchi
- Associazione Romana di Entomologia
- Associazione Trentina di Entomologia
- Guardie Ecologiche Modenesi
- Foreste per Sempre, Modena
- World Biodiversity Association, Verona
- Time to Breed di Giacomo Viola, Milano
- Dalle Alpi all’Appennino, Modena
- Fotoclub Colibrì, Modena.
Delle due stanze che ospitano la fiera, una è piena di insetti e non solo, perlopiù vivi: grossi gasteropodi, insetti stecco e foglia e molti ragni, tutti rigorosamente esotici e di grandi dimensioni, ma anche adulti e larve di lucanidi, cetonini e dynastini, scolopendre, qualche larva di lepidottero, inclusi i bachi da seta, attendono un pubblico di ragazzini, quasi sempre del tutto digiuni di natura e della sua conservazione, ma decisi a portare a casa una teca e prendersi cura per i successivi anni di un invertebrato.
La seconda sala è una selva di cassette entomologiche, appoggiate sui tavoli coprendoli completamente ed esposte anche in verticale subito dietro le prime, disposte fino a tre file sovrapposte, contenenti migliaia di insetti preparati, soprattutto lepidotteri e coleotteri, ma anche grosse e vistose specie di ortotteri, fasmidi enormi, fulgoridi dai colori incredibili, inquietanti migalomorfi e centopiedi, e tanto altro, in un’orgia di forme e colori da restare a bocca aperta.
Mentre il sabato la mostra è frequentata soprattutto da un pubblico variegato che vede insieme professionisti, ricercatori, appassionati e collezionisti, ma tutti con una buona conoscenza dei gruppi zoologici a cui sono interessati, la domenica è dedicata soprattutto alle famiglie, con bambini anche piccoli che provano l’emozione di prendere in mano l’insetto stecco enorme o il grosso saturnide tropicale.
In entrambi i giorni c’è anche chi compra una cassetta entomologica vuota, per riempirla quasi sempre di farfalle con forme e colori con forte impatto visivo, scelte soprattutto in base al colore e al prezzo.
ALI ha partecipato anche all’edizione di settembre: Simona e Marta purtroppo non potevano, ma si è offerto Stefano Scalercio a passare con Paolo i due giorni dietro i tre banchetti, e diversi soci si sono alternati al nostro stand, consentendoci di allontanarci a turno, di sgranchirci le gambe e di uscire ogni tanto dal brusio e dai rumori continui delle due sale.
Stavolta avevamo preparato uno striscione da appendere al bordo del tavolo, cosa a cui ingenuamente non avevamo pensato ad aprile. Purtroppo niente carta rossa a questo secondo giro, solo un triste e anonimo beigiolino.
In entrambe le edizioni molti si sono avvicinati ai tavoli per prendere adesivi e mini-guide BMS, alcuni per reale curiosità ed interesse, altri solo per collezionare materiale gratuito destinato a fare una fine ingloriosa dentro qualche cassetto o pattumiera.
Poco prima dell’edizione di settembre si era verificata la disavventura dei due italiani in Sri Lanka, colti dai rangers di un parco con centinaia di farfalle catturate senza avere i permessi di raccolta e sanzionati con una multa da 180.000 euro, per evitare una pena di due anni di carcere, dopo qualche mese agli arresti domiciliari.
Questo episodio è servito da spunto di discussione sulla raccolta e sul collezionismo entomologico, dove chi raccoglie si autoassolve affermando che i fattori che portano al peggioramento dello stato di salute delle popolazioni di specie minacciate sono l’antropizzazione crescente con conseguenza perdita degli habitat e le pratiche agricole non sincronizzate col ciclo delle farfalle protette, piuttosto che le catture fatte dai collezionisti col retino, che hanno praticamente un impatto del tutto trascurabile. ALI è stata contattata da RADIO3SCIENZA e ha portato la sua opinione su questo tema nella puntata del 17 settembre 2024. Il Gruppo Modenese di Scienze Naturali ci ha chiesto se possiamo, per la prossima edizione di aprile 2025, organizzare un dibattito/tavola rotonda a cui parteciperà sia chi si occupa di conservazione sia i collezionisti raccoglitori. Una buona opportunità di confronto!
Per ALI, come discusso all’IncontrALI di Sedico, ormai Entomodena rappresenta un appuntamento fisso: un modo e un luogo per diffondere il nostro punto di vista, per incontrarci e confrontarci.
Simona Bonelli e Paolo Mazzei
Per saperne di più:
CITES – Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione
La Direttiva 92/43/CEE “Habitat”
GMSN – Entomodena – Conoscere per conservare