Ligdia adustata
di Paolo Mazzei
Ligdia adustata è una falena di medie dimensioni, descritta da Michael Denis e Ignaz Schiffermüller nel 1775; appartiene ai Geometridae, sottofamiglia Ennominae, tribù Abraxini, insieme alle più grandi e vistose specie del genere Abraxas Leach, [1815]. È diffusa in tutta Italia, isole maggiori comprese, e vola di solito in due generazioni, dall’inizio di marzo all’estate, ma capita di incontrarla anche ad autunno inoltrato.
Ligdia adustata, allo stadio larvale, è monofaga su Euonymus europaeus (fusaggine o berretta del prete), appartenente alle Celastraceae e diffusa in tutta Italia, isole maggiori comprese, dal livello del mare fino ad oltre 1000 metri.
Le uova vengono deposte soprattutto sul bordo e all’apice delle foglie di fusaggine, isolate o in piccoli gruppi. La superficie delle uova è finemente scolpita con un motivo ad esagoni, assai singolare ma presente anche in altre Ennominae.
Dalla seconda età comincia a comparire, con la macchia scura laterale, il pattern che la larva conserverà fino all’ultima età.
L’aspetto della larva cambia poco con la crescita e le mute successive; le larve tendono a rimanere immobili durante il giorno e a nutrirsi la notte.
L’adulto sfarfalla in un paio di settimane; appena uscito dalla pupa stende le ali e le tiene unite sul dorso finché non si sono sufficientemente indurite.
Ma ci vorrà ancora qualche ora per poter affrontare il primo volo.
Il pattern alare è tutto sommato assai costante, tranne un minimo di variabilità nei disegni dell’area premarginale e marginale delle ali anteriori, e non c’è un evidente dimorfismo sessuale.