Watsonalla uncinula

di Paolo Mazzei

femmina adulta

La sera del 17 marzo 2020, all’inizio dell’isolamento domestico a causa della pandemia di SARS-CoV-2, vedo, sotto la lampada del mio portico, una falena dalle ali falcate e con dei riflessi violacei caratteristici: è una Watsonalla uncinula, Drepanidae, descritta da Moritz Balthasar Borkhausen, botanico tedesco, nel 1790, come Phalaena uncinula. Le antenne filiformi e non pettinate, non visibili in questa immagine, la qualificano indiscutibilmente come femmina. È una specie che, allo stadio di larva, si nutre delle foglie delle specie del genere Quercus, sia sempreverdi che caducifoglie.

Il giorno successivo preparo, su un ramo di una piccola farnia (Quercus robur) che ho in giardino, un manicotto di tulle che circonda un ramo, e ci metto la femmina all’interno; la mattina dopo, su qualche gemma e soprattutto sul bordo di diverse foglie secche, qualche decina di uova.

uovo appena deposto
uova appena deposte

Uova che, dopo un paio di giorni, assumono una colorazione rosata con dei disegni rossastri.

uovo
uova

Porto in casa due foglie secche con le uova incollate sul bordo, le ritaglio in frammenti, ciascuno con un uovo, e appunto ogni frammento con uno spillo sulle foglie verdi della stagione precedente di un rametto di leccio (Quercus ilex) tenuto in acqua, e dopo una settimana dalla deposizione, la prima nascita il 25 marzo: una larvetta di prima età che, date le dimensioni, si limita ad intaccare la cuticola e parte del parenchima fogliare.

larva L1
larva L2

Anche la larva di seconda età si nutre nello stesso modo, ma le dimensioni del corpo aumentano, e soprattutto quelle della capsula cefalica e delle mandibole.

Tanto che alla terza età ha dimensioni tali da essere in grado di nutrirsi attaccando la lamina fogliare dal bordo, in tutto il suo spessore; tre diverse larve di terza età, riprese lo stesso giorno:

larva L3
larva L3
larva L3
larva L4

Durante l’accrescimento non cambia la posizione di riposo del bruco, caratteristica della maggior parte delle specie della sottofamiglia delle Drepaninae, che tengono l’estremità posteriore del corpo, priva di false zampe posteriori, sempre sollevata. In questa foto e nella successiva è mostrata la colorazione dell’ultima età larvale.

larva L4
larva pre-pupa

E siamo arrivati alla pupa: la larva si sceglie una foglia e, sulla pagina inferiore, comincia a filare, utilizzando la sua seta, alcune corde sottili e due cordoni più robusti, che costituiranno l’impalcatura del bozzolo.

larva pre-pupa

Il lavoro prosegue con la creazione di una camera interna dove si impuperà alla fine del lavoro, e della parete esterna di protezione.

larva pre-pupa

Ben presto la trama esterna la rende ben poco visibile, e il lavoro, in mezza giornata, è terminato: la larva è pronta a trasformarsi in pupa.

pupa

Dopo un paio di giorni si vede, attraverso la trama della celletta pupale, la pupa appena formata.

pupa

Tagliando con delicatezza il rivestimento esterno si vede meglio la pupa, dentro la sua cameretta interna a trama più rada, con la spoglia larvale, ormai secca, abbandonata all’estremità dell’addome.

larva pre-pupa

Anche le altre larve hanno fatto lo stesso lavoro, tutte con modalità molto simili: due travi portanti e un rivestimento protettivo molto fitto, sempre sulla pagina inferiore di una foglia.

larva pre-pupa

Cambiano la forma e le dimensioni del bozzolo in base allo spazio a disposizione sulla foglia prescelta, ma il metodo è sempre molto simile.

maschio adulto

L’adulto, alla schiusa, emette una sostanza che allenta la trama della seta e vi pratica un foro, esce dal bozzolo e si aggrappa alla rete esterna per distendere e indurire le ali; dalle antenne piumate si capisce che si tratta di un maschio.

maschio adulto

Una volta uscito dal bozzolo, l’adulto neo-sfarfallato passa diverse ore immobile fuori del bozzolo per consentire alle ali di acquistare la consistenza definitiva ed essere capaci di sostenerlo in volo; in alto è ben visibile il grosso foro d’uscita.

maschio adulto

E finalmente, eccolo pronto al primo volo e alla ricerca di una femmina: buona fortuna…